2° Circolo didattico di
lucera
“Giuseppe Lombardo Radice”
PIANO
OFFERTA
FORMATIVA
IL P.O.F. : LA SUA CARTA D’IDENTITÀ
RISORSE RIFERIBILI AD UN SISTEMA FORMATIVO INTEGRATO
RILEVAZIONi DEI BISOGNI FORMATIVI
DEL TERRITORIO
- pluralità e integrazione dei “modi dell’educazione”
LA RELAZIONE EDUCATIVA E LE SUE
REGOLE
LE SCELTE ORGANIZZATIVE E DIDATTICHE
IL SISTEMA DELLA RESPONSABILITA’
Aula multimediale di documentazione
2° Circolo Didattico
di Lucera
DIRETTRICE DIDATTICA prof. ANNA MARIA IORIO
COLLEGIO DOCENTI SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA
Questo documento cerca di spiegare cos’è e cosa
offre la Scuola “Lombardo Radice” di
Lucera, come funziona, gli impegni degli operatori scolastici, i diritti dei
genitori e le responsabilità da condividere.
Lo scopo finale è garantire
un’informazione adeguata per essere partecipi dell’esperienza di tutti i
bambini.
Se occorrono comunque ulteriori informazioni
gli uffici della Direzione didattica sono aperti al pubblico dalle ore 10,30
alle 12,00 di tutti i giorni feriali oppure è possibile telefonare al numero
0881-540039.
P.zza Di Vagno
18 • 71036 Lucera (FG)
Tel. 0881 540039
• Fax 0881 540039
Il Piano dell’offerta formativa trova il
suo fondamento nel regolamento per l’autonomia delle istituzioni scolastiche.
Esso è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e
progettuale della nostra istituzione scolastica e contiene la progettazione
curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa (art. 3).
Il documento mira a garantire agli alunni
il successo formativo ed a migliorare l’efficacia del processo di
insegnamento/apprendimento (art. 1).
Elaborato dal
collegio dei docenti sulla base delle indicazioni generali definite dal
Consiglio di Circolo, viene adottato dal Consiglio di Circolo (art. 3).
Alla elaborazione del piano concorrono le
associazioni di fatto dei genitori, il dirigente scolastico, gli enti locali,
le istituzioni e le occasioni culturali, sociali ed economiche operanti nel
territorio.
Il Piano
dell’offerta formativa è reso pubblico e consegnato agli alunni e alle famiglie
all’atto dell’iscrizione (art. 3).
Il P.O.F. sarà valutato dalle istituzioni
scolastiche attraverso modalità e criteri da definire.
Il
Piano dell’offerta formativa del 2° Circolo “Lombardo Radice” è stato elaborato
dal Collegio dei docenti di Scuola Elementare e di Scuola dell’Infanzia; le sue
linee essenziali sono state espresse da due commissioni una rappresentativa dei
docenti di Scuola dell’Infanzia (8 docenti) ed una rappresentativa dei docenti
di Scuola Elementare (8 docenti). Le due Commissioni hanno lavorato
autonomamente soltanto nella fase di riflessione “sul da dove partire” e di
“studio” del Regolamento dell’Autonomia. In un secondo momento si è avviato il
lavoro, non ancora concluso, del Collegio docenti di Sc. Elementare / Sc.
Materna per affrontare il nodo essenziale dell’autonomia: La centralità della
didattica e l’innovazione metodologica.
Nell’anno
scolastico 2001-2002 il piano è stato
integrato e parzialmente modificato dalle Funzioni obiettivo (F.O.) in seguito
agli esiti dei lavori svolti sul curricolo e alla riflessione-valutazione su
quanto attuato nell’anno precedente.
Successivamente
il piano è stato adottato dal Consiglio di Circolo.
IL P.O.F. : LA SUA CARTA D’IDENTITÀ
Il Piano dell’Offerta Formativa si presenta come la mappa
intenzionale delle cose da fare nel concreto, dalla didattica alle regole, alle
strutture:
- l’attenzione alla qualità dei
processi di apprendimento / insegnamento
- l’ apertura verso il
contesto ambientale esterno:
- la costruzione dell’identità
collettiva
- l’affidabilità e la
rendicontabilità
L’identità di una scuola si costruisce sulla sua memoria,
sulla sua capacità di essere un interlocutore dell’intera comunità che
l’ascolta, la conosce, la riconosce per quello che si propone e per quello che
riesce a fare. In questo senso la nostra scuola deve impegnarsi a
“raccontarsi”, a parlare con le istituzioni, le associazioni, le altre scuole,
le famiglie, imparando a documentare il suo lavoro attraverso sistemi
intelligenti di verifica e di archiviazione.
L’identità si costruisce sulla condivisione, da parte dei
docenti, del dirigente e di tutto il personale, della “direzione in cui si è
deciso di andare, del senso e del significato del proprio lavoro.
L’identità si
costruisce partendo da quello che si è stati e che si è innescando un graduale
e convinto processo di miglioramento.
Il 2° Circolo “G. Lombardo
Radice” comprende la sede centrale di Piazza Di Vagno. Le vastità del
territorio dal quale affluisce l’utenza è caratterizzata da una variabilità di condizioni
socio-ambientali;
a) all’Edificio
scolastico “Radice”, sede della Direzione Didattica e degli Uffici
Amministrativi, affluiscono alunni provenienti
° dal vicino
centro storico appartenenti ad un ceto medio-basso;
° dal
quartiere “Porta Foggia” ad alta densità abitativa appartenenti ad una
condizione economica medio-alta;
° dalle zone
periferiche “Lucera 2” e “Zona 167”, abitate prevalentemente da operai e
impiegati;
° dalle vicine
zone rurali
Il vasto territorio di competenza
del Circolo vede una dislocazione di varie sezioni di scuola dell’infanzia,
alcune delle quali sono inserite negli anzidetti plessi di scuola elementare e
altre nella zona “Lucera 2”, ad elevata espansione abitativa.
Nel territorio di competenza del
2° Circolo le attività produttive prevalenti riguardano il commercio e
l’artigianato. Non mancano attività di piccola imprenditoria e studi di liberi
professionisti.
Dal punto di vista dei servizi la zona di competenza è
caratterizzata da una varietà di condizioni. Alla più che sufficiente presenza
di possibilità di trasporti e di comunicazioni nella zona adiacente al plesso
centrale, corrispondono disservizi e carenze strutturali nelle zone più
periferiche ( Zona 167, Lucera 2).
Di contro la “Zona 167” dispone di ampie zone di verde
pubblico in via di sistemazione e di ampliamento.
Mancano centri ricreativi e di aggregazione e servizi
sociali.
L’unico punto di incontro per la maggior parte degli alunni
è la parrocchia che organizza attività ricreative e culturali. Nella zona sono
presenti palestre e piscine private, molto frequentate dai nostri utenti.
Dal punto di vista sanitario
l’A.S.L. – FG/3 garantisce alla scuola:
-
un servizio di medicina scolastica screening oculistico,
odontoiatrico, ortopedico e alla presenza di un medico scolastico in alcuni
giorni della settimana:
-
un servizio di integrazione scolastica per gli alunni
portatori di handicap in collaborazione con il servizio di riabilitazione.
RISORSE RIFERIBILI AD UN SISTEMA FORMATIVO INTEGRATO
Rientrano nel territorio di competenza del Circolo il Museo
Civico “Fiorelli”, che costituisce un’importante risorsa culturale, e la
Biblioteca Comunale che, non disponendo di una sala ragazzi e vietando
l’accesso ai ragazzi, per regolamento comunale, non può essere utilizzata.
Ampliando l’analisi all’intero territorio comunale si
individuano altre risorse culturali nel ricco patrimonio storico della
cittadina (anfiteatro, cattedrale, castello-fortezza, chiede, strade, vie, ecc.)
e nel patrimonio ambientale (boschi, cave. realtà cittadina, ecc.).
La nostra scuola condivide pienamente il principio della
corresponsabilità educativa con altre agenzie presenti sul territorio, per cui
la formazione della persona investe l’intera comunità. In quest’ottica la
scuola si pone come luogo di confronto, di interazione con il territorio per
individualizzare le potenzialità e attivare ogni forma possibile di
collaborazione allo scopo di migliorare l’offerta formativa per gli alunni.
L’obiettivo della nostra scuola è quello di instaurare
rapporti di collaborazione con le risorse presenti sul territorio, comprese
quelle rappresentate dagli stessi genitori degli alunni.
Tra
le risorse presenti sul territorio comunale si indicano le più rappresentative:
-
Associazione Italiana “Amici di R. FOLLERAU”
-
Associazione “LA FAMIGLIA”
-
Associazione Volontaria Genitori di persona handicappata
-
Associazione “Famiglia MURIALDO – OPERA S. GIUSEPPE”
-
Associazione Volontariato “GENOVEFFA DE TROIA”
-
AVIS - LUCERA
-
A.I.D.O. - LUCERA
-
Corpo Volontariato intervento pubblico e Protezione Civile
-
Centro Solidarietà Padre Maestro
-
Centro Volontari della Sofferenza
-
Croce BLU
-
Cooperativa Recupero Tossicodipendenza “VITA NOVA”
-
Archivio Storico Diocesano
-
Banda “S. Mancini”
-
Centro Studi “Padre Maestro”
-
Corale S. Cecilia
-
Opera S. Giuseppe con annesso teatro
-
Gruppo sbandieratori “Federiciani”
-
Cantina Sociale
-
Enoteca
-
Industrie alimentari, di laterizi, di profilati metallici,
ecc.
RILEVAZIONi
DEI BISOGNI FORMATIVI DEL TERRITORIO
Le famiglie
degli alunni frequentanti il 2° Circolo mostrano grande interesse e aspettative
nei riguardi delle proposte formative avanzate sia dalla scuola, sia da altre
agenzie educative presenti sul territorio.
Da un sondaggio effettuato dalla scuola presso le famiglie,
nell’anno scolastico, sono emerse le seguenti esigenze (vedi grafici allegati):
-
il 12,5% per motivi di lavoro avverte la necessità che la
scuola organizzi un breve tempo di prescuola, sotto il controllo di uno o più
docenti;
-
il 13% per motivi di lavoro avverte la necessità che la
scuola organizzi un breve tempo di postscuola, sotto il controllo di una o più
docenti;
La forte necessità che la scuola ampli l’offerta formativa
richiedendo:
-
il 57% attività di informatica
-
il 56.5% attività motorie e ginniche
-
il 22% attività di ricerca scientifica
-
il 19% attività musicali
-
il 10.7% attività storico-geografica sul territorio
-
il 7,1% altre attività (nuoto, lab. teatrale, pittura,
ceramica. lingue straniere).
Il 60,34% delle famiglie per ampliare l’offerta formativa si
è dichiarato favorevole ad un ulteriore rientro a scuola del proprio/a
figlio/a.
Il 53,6% si è dichiarato disponibile al versamento di un
contributo economico per lo svolgimento di attività extracurriculari.
I dati emersi dal questionario sono stati analizzati allo
scopo di individuare le esigenze e le aspettative dell’utenza. Un’ulteriore e
approfondita analisi di tali dati si rende necessaria per meglio comprendere le
connessioni tra le varie risposte e le ragioni delle stesse.
La sensibilità delle famiglie di fronte al problema
istruzione determina la totale assenza del fenomeno dell’abbandono scolastico.
Si riscontra negli ultimi anni una consistente affluenza di extracomunitari nel
Comune di Lucera, il cui andamento è di tipo stagionale. Il Circolo comincia a
trovarsi di fronte ai problemi connessi all’inserimento di alunni provenienti
dai paesi balcanici.
LINEE DI SVILUPPO
Scuola-territorio come:
-
pluralità e integrazione dei
“modi dell’educazione”
-
coordinamentointeristituzionale
per il raggiungimento di obiettivi comuni e concordati
-
politica integrata di
risorse e strutture
-
legittimazione del
ruolo “politico” della scuola
per
-
rispondere ai bisogni
essenziali dell’infanzia
-
non perdere di vista il
bisogno di identità /autonomia/ comunità che appartiene a tutti, anche ai
bambini e alle bambine
Il
2° Circolo è così costituito:
PLESSO
“RADICE” P.zza DI VAGNO:
Accoglie 624 alunni di scuola
elementare divisi in 29 classi e 100 bambini di scuola dell’infanzia divisi in
4 sezioni.
N. 32
aule didattiche (29 classi di scuola elementare e 4 sez. di scuola
dell’infanzia)
N.
1 aula magna -
laboratorio lettura (spazio
polivalente)
N.
1 locale di servizio
N.
2 locali (spazio per
piccoli gruppi)
N.
3 locali per uso ufficio
N.
16 locali per uso di servizi igienici
N.
1 ampio cortile
N.
1 palestra + spazio custodia attrezzi
N.
3 spazi
attrezzati per attività didattiche per
piccolo gruppo
N. 1 laboratorio lettura
scuola dell’infanzia
N. 2 laboratorio
scientifico
N.
1 laboratorio grafico pittorico
N.
1 laboratorio di psicomotricità
N.
1 laboratorio
informatico
N. 1 saletta proiezioni
Tutti
questi locali sono situati in gran parte in un edificio a due livelli (piano
rialzato e 1° piano) costruito circa 50 anni fa e che sta ricevendo interventi
di manutenzione.
L’ampio
cortile, interno alla scuola sarà utilizzato come luogo pedagogico per attività
ludiche, sportive, teatrali e apprendimento, in seguito alla realizzazione del
progetto “Cantieri formativi” riqualificazione dei cortili scolastici –Legge
285-- , attivato con l’amm.prov. di Foggia.
PLESSO VIA PETRUCCI :
A - Accoglie due sezioni
ospitate in due aule luminose, è attivo un laboratorio di lettura, allestito
con la collaborazione dei genitori.
Nel plesso sono in servizio 4 docenti che si avvalgono della
collaborazione di 2 collaboratori
scolastici .
B – Plesso di nuova costruzione
costituito da 2 sezioni, accolte in ambienti ampi e lumionosi, è attivo uno
spazio laboratoriale polifunzionale, non ancora completamente attrezzato.
Frequentato da 44 bambini,con 4 docenti, 2 collaboratori scolastici.
PLESSO VIA CAMPANILE
Ubicato nella zona periferica Lucera 2 in locali a piano terra adattati
per l’uso. Comprende 4 aule bene illuminate da ampie porte-finestra, un atrio e
i servizi igienici. E’ frequentato da 83 bambini con 6 docenti, un insegnante
di sostegno e 2 ausiliari.
PLESSO PIAZZA DI VAGNO
All’interno dell’edificio
“L.Radice” sono presenti 4 sezioni della scuola dell’infanzia. Le
sezioni sono ampie, ben illuminate, tinteggiate, particolarmente curate nell’organizzazione degli spazi funzionali
alle attività didattiche E’ frequentato da 100 bambini con 8 docenti e 2
ausiliari. Le sezioni usufruiscono di
spazi laboratorio in comune con alunni del 1° ciclo della scuola elementare.
°
L’organizzazione della scuola, i contenuti proposti, le tecniche utilizzate
sono funzionali:
- al processo di sviluppo della persona
in tutte le sue dimensioni
- al successo formativo
(dall’Art.1
Regolamento Autonomia)
°
Riteniamo questa la grande finalità da garantire attraverso
-
l’acquisizione dei concetti, dei linguaggi e dei fondamentali modi di procedere
dei saperi per entrare autonomamente nell’universo culturale (alfabetizzazione culturale)
-
la diversificazione dell’offerta nei metodi nei contenuti nei linguaggi,
garantendo il diritto all’uguaglianza delle opportunità (offrire di più
e chi ha di meno) e il diritto alle diversità
-
l’attenzione agli interessi e alle esperienze dei bambini e dei ragazzi
-
la sollecitazione a nuove motivazioni ed interessi
-
il coinvolgimento del bambino nella sua interezza: mente corpo cuore.
Attraverso l’integrazione delle componenti logico-razionale,
affettivo-relazionale e percettivo-motorie
°
Per consentire il processo di costruzione della identità, dell’autonomia e
della competenza di ogni soggetto
°
Per aiutare l’alunno a:
- saper scegliere ed organizzarsi
- individuare problemi e risolverli
- effettuare cambiamenti
-
esercitare il pensiero critico e divergente
LA RELAZIONE EDUCATIVA E LE SUE REGOLE
·
Il “clima
che caratterizza l’ambiente scolastico;
·
Il tessuto
di relazioni interpersonali , valori, norme;
·
Gli spazi ,
le attrezzature e le relative modalità d’uso.
Le
regole di relazione tra i diversi attori del processo scolastico devono essere
coerenti e collegate alla costruzione di un clima di rispetto e cooperazione
Patto
Regolativo tra i docenti
Confronto delle idee
Ricerca di scelte e regole
condivise
Assunzione di responsabilità
Atteggiamento di continuo
apprendimento
Assunzione dell’incertezza e
della creatività : non ci sono decisioni e regole x sempre
Contratto
formativo con i genitori
Condivisione
di modalità, stile , impegni con i genitori
Contratto
formativo con gli alunni
Definizione
degli impegni bilaterali tra docenti e alunni.
PATTO INSEGNANTI /
FAMIGLIE
·
Incontro di tipo
formalizzato:
1. assemblee di classe (sc.elementare); assemblee generali
(sc.materna)
2. riunioni con rappresentanze (consiglio di interclasse
o sezione)
3. colloqui individuali
·
Obiettivi:
1. rendere la partecipazione più costante, attiva e
diffusa
2. accrescere la significatività degli incontri e del
ruolo di rappresentanza
3. puntare sulla fiducia reciproca, a partire dalla
chiarezza delle comunicazioni
·
Azioni:
1. informare in modo chiaro sulle scelte didattiche in
merito a “che cosa” si fa (contenuti, argomenti);
2. esplicitare
il “come” attraverso esempi significativi e concreti (metodi);
3. affrontare i
“problemi” presenti tentando
strategie comuni coinvolgenti;
4. valorizzare
l’azione comune degli adulti su obiettivi precisi concordati
·
Verifiche
1. In occasione della prima assemblea:
o Raccolta di valutazioni critiche su tale strumento e
di proposte
o Richiesta di proposte su temi interessanti per
l’interclasse;
LINEE DI SVILUPPO
·
Preparare con giusto
anticipo e collegialmente gli ordini del giorno, selezionando temi di interesse
reale comune, eventualmente scaturiti
da consultazioni; sintetizzare resoconti da portare a conoscenza di tutti i
genitori
·
Avviare un
atteggiamento di grande attenzione alla “conduzione” del colloquio (prestare
reale ascolto al genitore, equilibrare i tempi d’intervento, variare linguaggio
e modalità al fine della comprensione reciproca, affrontare anche le
problematiche personali se incidenti…) tendere ad una condivisione affettiva
dei problemi, per “un bambino più felice”
·
Verifiche:
o Raccolta sistematica di dati su quantità e qualità
della partecipazione
o Questionari periodici
o Questionari ed interviste
o Questionari, interviste, analisi di eventuali riprese
video di colloqui
PATTO INSEGNANTI /
ALUNNI
1.
far percepire che tra
gli alunni esiste una corresponsabilità armonica, soprattutto tra gli
insegnanti
2.
controllare quei
processi che portano a relazioni conflittuali, dove l’oggetto del contendere
è il rapporto con il bambino
1.
rendere possibili ad
interagire con alunni di altre classi, in primo luogo durante momenti informali
e casuali, fornendo supporto o anche semplicemente ascolto;
2.
ascoltare e quasi
favorire le scelte affettive dei bambini rispetto ad uno degli insegnanti, nel
riconoscimento delle differenze individuali e nella consapevolezza delle pari
dignità professionale (che comunque non si misura su aspetti superficiali e
macroscopici della relazione)
1.
autovalutazione, questionari
2.
indagini sul “benessere” di insegnanti e
alunni attraverso interviste, osservazioni, questionari.
LE SCELTE ORGANIZZATIVE E DIDATTICHE
La logica organizzativa adottata dalla
scuola è coerente con le scelte didattiche, anzi si fa strumento efficace per
rendere praticabili gli obiettivi didattico- educativi programmati.
Per rendere più visibile “l’interfaccia”
tra organizzazione e didattica abbiamo realizzato una mappa delle scelte
adottate: in essa i diversi aspetti considerati “confluiscono” nella categoria
“integrazione” in quanto riteniamo l’integrazione (dei ruoli, delle competenze,
dei percorsi scolastici, del curricolo e dell’extracurricolare, della scuola e
del territorio), garanzia per una scuola intelligente: che si conosce, sa
guardare intorno e lontano, si valuta, si corregge.
Al di là delle mappe presentate sottolineiamo
la necessaria organizzazione diversa:
-dei saperi in
reti ricombinabili di saperi significativi
-degli
insegnamenti modularità
didattica
e
progetti formativi integrati
-degli
apprendimenti competenza,
padronanza
A seguito del lavoro svolto dai gruppi
verticali disciplinari nel corso del precedente anno scolastico si è pervenuti
alla definizione della progettazione curricolare come di seguito riportato:
P R O G E T T A Z I O
N E C U R R I C O L A R E
A MODULARITÀ
CURRICOLARE
La
progettazione si articola in 3 linee B MODULARITÀ
ORGANIZZATIVA
C MODULARITÀ
DIDATTICA
A
M O D U L A R I T A’ C U R R I C O L A R E
B
M O D U L A R I T
A’ O R G A N I Z Z A T I V A
T E M P I F L E S S I B I L I E
D I S T E S I
-
Presenza di ciascun docente nelle
classe o con il medesimo gruppo di alunni per blocchi di tempo significativi
per evitare frazionamenti
-
Organizzazione flessibile
dell’orario dei docenti: Nell’arco dell’anno singoli moduli e intere
interclassi adotteranno per 4 mesi un orario per far fronte alle supplenze e
per altri 4 mesi un orario diverso per un
“UTILIZZO PRODUTTIVO DELLE ORE DI CONTEMPORANEITÀ”
singoli moduli e intere interclassi provvedono a costruire agende a seconda
della programmazione redatta.
DEFINIZIONE DELLE FORMA DI COMUNICAZIONE INTERNA/ESTERNA
per
far conoscere prima durante e dopo i processi
e i risultati della didattica
C
M O D U L A R I T A’ D I D A T T I C A
-
Stabilire all’interno di
ciascun modulo formativo tempi adeguati per le attività di recupero –
consolidamento e potenziamento
-
individuare un comune
sistema di verifica degli apprendimenti attraverso la costruzione di prove di
accertamento comuni distinte nei tre livelli: SOGLIA – INTERMEDIO – AVANZATO
-
Riscontrare la validità
delle prove di accertamento, ossia la loro idoneità a misurare effettivamente
il possesso della competenza corrispondente al curricolo;
-
Concordare la
corrispondenza fra accettabilità della prova e giudizio riportato nel documento
di valutazione
-
Definire tempi e
modalità di somministrazione di ogni prova
-
Somministrare le prove
, i tempi e le modalità concordati
-
Registrare gli esiti
attraverso una griglia di tabulazione che prevede la classe, la disciplina, la
prova proposta e il giudizio conseguito dall’alunno;
-
Curare la tabulazione dei dati
complessivi riferiti al circolo con attenzione agli apprendimenti in cui si
sono registrati i punti di forza e i punti di debolezza all’interno del circolo: indicazioni per una
eventuale revisione del curricolo e delle prove di accertamento;
-
Analizzare lo scostamento dei
risultati rispetto alle dichiarazioni programmatiche per tentare la strada
verso i risultati concreti rispetto a obiettivi modesti, ma verificabili.
Le
indicazioni scaturite dalla verifica conclusiva costituiranno la traccia di
lavoro per i gruppi disciplinari che potranno procedere ad eventuale
aggiornamento del materiale.
IL SISTEMA DELLA RESPONSABILITA’
Il cambiamento in atto nella scuola implica che le “risorse umane” siano
impegnate in funzione dell’innovazione con un coinvolgimento partecipe e
consapevole e con un ruolo di responsabilità all’interno di un sistema in
evoluzione verso l’autonomia.
Le risorse umane costituiscono quindi l’elemento essenziale per una
migliore qualità del servizio scolastico, poiché a persone e gruppi di persone
sono demandate operazioni fondamentali quali: la progettazione del lavoro, la
sua realizzazione, la verifica e il controllo dei processi e delle loro
produttività.
Pertanto la nostra scuola ha scelto di mettere in atto forme di
responsabilità diffuse attraverso:
-
il riconoscimento e la
valorizzazione di interessi e competenze
-
l’attivazione di
efficaci canali di informazione
-
la condivisione delle
scelte collegiali (il fare comune)
-
lo sviluppo del senso
di appartenenza all’istituzione scolastica
Nella nostra scuola il sistema di responsabilità e dei ruoli che rende
possibile trasformare le decisioni in azioni condivise è così articolato:
Dirigente scolastico Vicario e
docenti F.O. Docenti supporto FO
Collegio docenti Dipartimenti
disciplinari (per obiettivi di competenza disciplinari)
Consigli
di interclasse: Coordinamento degli aspetti didattico-educativi / coordinamento
di specifici compiti organizzativi:utilizzo dei tempi e spazi-diffusione
dell’informazione
Motivazione Negoziazione Esplicitazione tra
aspetti amministrativi – educativo-formativi-organizzativi Assegnazione compiti
e tempi Riconoscimento dei
risultati
Consiglio di Circolo Docenti per
coordinamento tematiche specifiche
Comunicazione efficace
Assemblea personale ATA
ORGANICO FUNZIONALE
SCUOLA ELEMENTARE: 1 docente con specifiche ed elevate competenze, responsabile del laboratorio di informatica.
Nel laboratorio, in orario curricolare sono organizzati gruppi di 13 alunni provenienti da tute le classi terze, quarte e quinte, per alfabetizzazione informatica. Solo episodicamente il laboratorio accoglie anche bambini della scuola dell’infanzia.
Lo stesso supportato da una docente funzione obiettivo lavora alla documentazione delle attività e dei progetti (vedi sezione AULA di DOCUMENTAZIONE MULTIMEDIALE).
SCUOLA DELL’INFANZIA: 2 docenti svolgono attività laboratoriali e di coordinamento, in particolare: 1— Progetto SET in continuità scuola infanzia/elementare;
2 --- Laboratorio Lettura “I DISCORSI E LE PAROLE”.
AGGIORNAMENTO E
FORMAZIONE
La nostra scuola si pone l’obiettivo di diventare un ambiente di
apprendimento/formazione non solo per gli alunni, ma per tutti i soggetti che interagiscono
al suo interno:
n Docenti, personale ATA, genitori.
Pertanto alla formazione si riconosce grande rilievo e numerose sono le
attività programmate per tutti i soggetti presenti nella scuola.
1.
Autoformazione:
Costruzione del curricolo per soglie di competenze (intero collegio organizzato
in dipartimenti disciplinari).
2.
Autoformazione:
riordino dei cicli e nuovi curricoli (docenti classi prime, quinte e scuola
dell’infanzia).
3.
Modularità e didattica:
Corso in rete promosso dal terzo circolo della città.
4.
Corso per la formazione
di bibliotecari scolastici, le scuole di Lucera in rete con la collaborazione
dell’assessorato della pubblica istruzione (4 docenti).
5.
Corso di storia sul
Novecento, in rete con le scuole del Distretto (10 docenti).
6.
Corso di formazione per
il curricolo delle scienze e della tecnologia, nell’ambito del progetto SET (31
docenti infanzia/elementare)
7.
Corso di
alfabetizazione informatica primo e secondo livello per docenti
infanzia/elementare (40 docenti)
8.
Corso di formazione per
le figure sensibili –intervento di pronto soccorso e antincendio- (personale
docente e ATA)
9.
Corso di formazione per
i genitori (scuola infanzia) promosso dall’ass.Servizi sociali.
10. Formazione operatori sociali legge 285 –interventi a
favore dell’infanzia e del’adolescenza- (1 docente)
11. Corso di formazione per genitori (fascia elementare)
“Non si diventa grandi per caso”
La pecularietà che ha caratterizzato queste esperienze è quella di
utilizzare le molteplici risorse di professionalità presenti dentro e fuori la
scuola per leggere i diversi bisogni di formazione e per organizzare adeguate
risposte ai bisogni emersi.
LINEE DI SVILUPPO
Costituzione di un gruppo per l’aggiornamento non soltanto per una più
organica definizione dei bisogni e delle priorità, ma per un più attento
coordinamento delle iniziative ed una coerente valutazione delle stesse.
RISULTATI ATTESI
1-
Censimento dei bisogni
formativi
2-
Progettazione dei corsi
approvati dal Collegio e finanziati
3-
Coordinamento delle
iniziative di autoformazione
4-
Censimento delle
offerte esterne di aggiornamento
5-
Stesura del piano
annuale
6-
Monitoraggio e
valutazione.
VALUTAZIONE –
AUTOVALUTAZIONE
Per verificare l’adeguatezza
della nostra proposta formativa valuteremo i risultati conseguiti secondo due gruppi
di variabili dipendenti:
- un primo gruppo riferito ai
mutamenti intervenuti negli allievi in termini di incremento delle competenze,
di migliore disposizione affettiva, di cambiamenti negli atteggiamenti sociali.
In particolare nell’anno scolastico 2000/2001 si è proceduto alla
definizione dei criteri comuni per la valutazione degli apprendimenti (vedere
modularità didattica)
- un secondo gruppo riferito ai
cambiamenti intervenuti nel contesto scolastico, in particolare:
1) nella capacità di riflessione sul proprio lavoro da parte del
dirigente scolastico e dei docenti
2) capacità di analisi dei punti di forza di forza e di debolezza degli
interventi attivati
3) nella corrispondenza tra quanto elaborato e quanto realizzato
4) nell’incremento della valorizzazione delle risorse professionali
5) nella qualificazione delle risorse strumentali (incremento
qualitativo dei sussidi – Miglioramento
dell’utilizzo)
6) nella relazione più produttiva e responsabile con le famiglie e in
genere con il territorio.
Alla costruzione di un nostro sistema di monitoraggio e
valutazione è stato costituito un
gruppo di lavoro costituito dalle Funzioni obiettivo e Presidenti d’Interclasse
. Dirigente Scolastico che ha avviato un lavoro di studio e di ricerca per
capire da “cosa partire”. Nel contempo l’ins.te coordinatore dell’uso delle
nuove tecnologie sta esaminando il contenuto del M.P.I di K. Vertecchi
“Archivio Docimologico per l’auto valutazione delle Scuole”. Che cos’è, come si
usa.
Gli obiettivi dei progetti per il
completamento e l’ampliamento dell’offerta formativa sono interconnessi e
raccordati con quelli della programmazione curriculare.
I temi dei progetti sono stati rilevati
attraverso:
a) un
questionario rivolto ai genitori e finalizzato all’individuazione di bisogni,
interessi, aspettativa;
b) la conoscenza
degli alunni, delle loro potenzialità e dei loro interessi;
c) gli stimoli
offerti dalla città intesa come territorio (centro storico, tradizioni, radici
culturali, ecc. e come ente locale (progetti comunali);
d) disponibilità
delle risorse.
Aula multimediale di documentazione
Il
Secondo Circolo didattico di Lucera è dotato di un'aula multimediale di
documentazione e produzione ipermediale per la documentazione
dell'attività scolastica
A scuola vengono prodotti testi, ricerche, tesine, studi. Tutto poi
sparisce nel nulla, senza che si crei una memoria storica, che si diano
occasioni di confronto, senza che venga valorizzato quanto c'è di buono e
migliorato quanto c'era di più fragile. Gli alunni sono imprigionati in un
modello autoreferenziale, per cui il prodotto della loro attività appare
fittizio, scarsamente capace di motivare e stimolare l'interesse.
Le programmazioni
didattiche;
di Circolo
Oltre
alla programmazione educativa, ci sono vari progetti, le sperimentazioni di
lingua straniera, di educazione alla salute, di esperienze teatrali e culturali
di vario genere... infine, la stessa esperienza di informatica.
di disciplina
Le
singole discipline sono state investite da profondi cambiamenti sia per
l'innovazione dei contenuti che dei metodi. La routine stereotipata può
prendere fiato e rinnovarsi anche attraverso il confronto e la gestione delle
esperienze e dei suggerimenti via via raccolti nel tempo. Occasione di uscita
dall'isolamento virtuale cui molte situazioni spingono gli insegnati. Da mero
atto burocratico a momento di verifica del proprio lavoro da fare con se
stessi, con la classe e con i colleghi.
All’interno
dei vari moduli, i lavori svolti possono rappresentare un archivio che
fotografa le dinamiche del tempo e i riflessi delle situazioni via via vissute
dalla scuola e dalla società.