PROGETTO PILOTA 3 - Prova di italiano 2 - Classe quarta

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LA VITA DEI POPOLI

La Grande Muraglia della Cina è alta dai cinque ai dieci
metri ed è lunga 6000 chilometri, quasi dieci volte il più lungo
fiume italiano, il Po. Naturalmente non fu costruita per
bellezza. Quella lunga fortificazione infatti separava le terre
5 agricole cinesi dalle steppe deserte della Mongolia.
Da una parte c’era il paesaggio coltivato di una grande
civiltà formatasi sulle terre fertili del fiume Giallo, quindi una
civiltà sedentaria (ossia di gente che viveva sempre nello
stesso posto) e che allora era organizzata in modo che
10 l’imperatore e i suoi amministratori, i mandarini, potessero
sfruttare bene il lavoro di milioni di contadini.
Dall’altra parte della muraglia, invece, c’erano le steppe
sconfinate dell’Asia, dove vivevano i mongoli nomadi, sempre
in movimento con le loro tende, i loro cavalli e i loro greggi e
15 sempre pronti a compiere veloci scorrerìe nei campi dei
contadini per razziarvi tutto quello che trovavano.
Ecco perché, fra le steppe e le terre coltivate fu costruito
quell’enorme muro. Che divideva due paesaggi diversi e, di
conseguenza, anche due modi diversi di organizzare la vita.
20 […]
Le popolazioni, infatti, non sono divenute nomadi o
contadine di loro scelta. I nomadi, ormai abbastanza rari, di
solito vivono allevando il bestiame nelle terre aride dei deserti,
dove l’unica risorsa sono le poche erbe e piante che crescono
25 sul fondo delle valli. Sono nomadi proprio perché quella
vegetazione è poca e li costringe a spostarsi per centinaia di
chilometri in cerca dei pascoli e dell’acqua. I contadini invece
sono obbligati a vivere in villaggi accanto alle terre che
coltivano.
30 L’agricoltura è nata proprio attorno ai villaggi nella
preistoria. Poi nei territori bagnati dai fiumi l’agricoltura si è
via via sviluppata attraverso l’irrigazione di terre sempre più
ampie, e tutto questo ha dovuto essere ben organizzato.

(rid. da: Pinin Carpi, Il libro dei paesi, Torino, UTET, 1980, pp. 89-90)